Page 11 - Annali_Dicembre
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ria (è lei che gliene ha parlato? È lui che se n’è accorto?) e deve trovare
          una soluzione. «Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non vo-
          leva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto». Maria non
          può essere messa alla gogna davanti a tutti, non può essere denuncia-
          ta pubblicamente come un’adultera... Giuseppe riflette e decide di scio-
          gliere il fidanzamento, senza troppo rumore. Gli esegeti, di fronte al silen-
          zio del testo presentano due possibili spiegazioni: 1) Giuseppe, pur non
          volendo arrecare alcun male a Maria, tuttavia dubita della sua innocenza,
          2) Giuseppe intuisce di essere di fronte ad un’esperienza che ha a che
          fare con il mistero di Dio e si intimorisce, cerca di tirarsi indietro perché
          non vuole essere coinvolto nel divino. Forse questa spiegazione illustra
          bene anche il titolo dato a Giuseppe: ‘uomo giusto’. La giustizia per Mat-
          teo è l’atteggiamento che presenta l’uomo nella disposizione di obbedire
          a Dio, di aderire alla sua volontà, di realizzare i suoi piani. Giuseppe uomo
          giusto intuisce cosa può comportare entrare nella volontà di Dio, dove lo
          può condurre. Giuseppe sperimenta la tentazione e pensa: “meglio re-
          stare fuori…”. Questa spiegazione è anche quella più consona a quanto
          dice Matteo proseguendo nella narrazione. «Mentre però stava conside-
          rando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli
          disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria,
          tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito San-
          to; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà
          il suo popolo dai suoi peccati”» (1,20-21). «Non temere» dice l’angelo a
          Giuseppe che è consapevole di essere chiamato da Dio per una missio-
          ne particolare. Giuseppe come tutti i chiamati prova timore. L’apparizio-
          ne angelica avviene in sogno e durante il sonno (cfr. 1,24). Nella Scrittura
          il sonno è immagine della persona tranquilla che confida in Dio e si sente
          sicura. Il giusto nella veglia medita la legge del Signore (Sal 1,2), di notte
          si addormenta in pace appena si corica (Sal 3,6; 4,9). È interessante no-
          tare come spesso durante il sonno Dio visiti l’uomo. Ed ecco che mentre
          Adamo dorme, Dio crea la donna (Gen 2,21); a Giacobbe in sogno, Dio
          presenta la splendida immagine della scala con gli angeli che salgono e
          scendono dal cielo alla terra e rinnova le sue promesse (Gen 28,11-19);
          Giuseppe figlio di Giacobbe fa sogni rivelatori ed è capace di interpre-
          tarli. Perché Dio scelga que-
          sta condizione, non è chiaro.
          Forse perché durante il son-    Non temere Giuseppe
          no l’uomo non oppone resi-
          stenza ed è, in un certo sen-

                                                                4/duemiladiciotto  11
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