Page 5 - Annali settembre
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gole difficoltà, ma piuttosto con l’idea che abbiamo dell’uomo e del suo
          futuro”. 2
             Papa Benedetto XVI ha ampiamente evidenziato che è inevitabile una
          emergenza educativa in una società in cui prevale il relativismo, con con-
          seguente senso di vuoto esistenziale, sradicamento dagli affetti, preca-
          rietà delle relazioni, fragilità delle persone, sfiducia nel proprio futuro e in
          sé stessi.  3
             Occorre,   invece,
          curare e formare gli es-  Occorre curare e formare
          seri umani, sempre, al
          loro nascere, crescere            gli esseri umani
          e decrescere, combat-
          tendo la stanchezza e il
          disinteresse per l’altro del-
          la nostra civiltà, che si rivela in un deficit di speranza e di volontà di futuro.
          I vescovi hanno spesso osservato come la condizione giovanile sia ca-
          ratterizzata da un disagio esistenziale. In che cosa consiste questa crisi,
          si è chiesto Galimberti : “In un cambiamento di segno del futuro: dal fu-
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          turo-promessa al futuro-minaccia. E siccome la psiche è sana quando è
          aperta al futuro (a differenza della psiche depressa tutta raccolta nel pas-
          sato, e della psiche maniacale tutta concentrata sul presente) quando il
          futuro chiude le sue porte o, se le apre, è solo per offrirsi come incertez-
          za, precarietà, insicurezza, inquietudine, allora, come dice Heidegger, “il
          terribile è già accaduto”, perché le iniziative si spengono, le speranze ap-
          paiono vuote, la demotivazione cresce, l’energia vitale implode.”
             La sfida educativa non riguarda solo i giovani, ma le persone di qual-
          siasi età, che vivono smarrite i diversi aspetti del mutamento antropolo-
          gico e che hanno bisogno di cura, di formazione, di accettare sé stessi
          e gli altri, perché i cambiamenti “non si riferiscono ai molti sensi parzia-
          li che chiunque può incontrare nelle azioni quotidiane che realizza, ma al
          senso che dà unità a tutto ciò che esiste” . Con molta chiarezza Papa
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          Francesco spiega “Ciò che è proprio del cambio di epoca è che le cose
          non sono più al loro posto. Ciò che prima serviva per spiegare il mondo,

          2  Ibidem.
          3  Papa Benedetto XVI, Discorso all’apertura del Convegno ecclesiale della diocesi di Roma, 6 giugno
          2005.
          4  U. Galimberti, L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani. Feltrinelli ed., 2007, p. 26.
          5  Aparecida, 37.

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