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ITINERARI DI                           ta per iniziare il percorso per
                                                 la preparazione di un nuovo
          FORMAZIONE                        Sstrumento formativo, che è
                                            chiamato a rispondere alle attese e
          a cura di Padre Valerio Di Trapani  alle necessità educative dei Grup-
          Assistente Nazionale              pi di Volontariato Vincenziano, che
                                           intendono  crescere  nella  conoscen-
                                         za della spiritualità vincenziana e nelle
                                    competenze per vivere meglio il servizio vo-
          lontario a favore delle persone vulnerabili. Sta per formarsi il Gruppo di
          Studio nazionale che rappresenterà sia le aspettative dei gruppi locali dif-
          fusi in tutte le regioni italiane, che alcune competenze culturali e tecniche.
             Per una organizzazione no profit, che ha una natura esplicitamen-
          te ecclesiale, come i Gruppi di Volontariato Vincenziano, la formazione
          ha un significato importante perché mira a dare una forma ai membri
          dell’organizzazione. È, pertanto, un’apertura al futuro perché non inten-
          de conservare e rafforzare soltanto le competenze e abilità acquisite, ma
          richiede anche la disponibilità al cambiamento. Perciò ai Gruppi di Volon-
          tariato Vincenziano d’Italia non proponiamo un programma formativo che
          risponda soltanto all’esigenza di confronto su dei temi, ma un itinerario
          di formazione. La differenza non è soltanto lessicale, perché, in un itine-
          rario formativo, a differenza del programma, è necessario esplicitare chia-
          ramente l’obiettivo formativo e le finalità specifiche, che devono essere
          raggiunte attraverso delle tappe disposte in successione e continuamen-
          te verificate. Inoltre, l’itinerario formativo è per sua natura comunitario
          perché accompagna tutto il gruppo senza escludere nessuno, continuo
          perché prevede un concatenarsi di tappe che non possono essere trala-
          sciate, e concreto perché privilegia le attività alle semplici riunioni.


          Infine, la formazione come itinerario, ha una dimensione di completezza,
          perché interpella diverse dimensioni umane:
             + la mente, proponendo approfondimenti ecclesiali, biblici, vincenziani,
            pastorali e delle scienze umane;
             + il cuore, suggerendo laboratori ed attività che favoriscano la creativi-
            tà e il coinvolgimento emotivo delle persone;
             + le abilità, indicando la realizzazione di iniziative concrete, pratiche.




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