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TEMA DEL MESE - TESTIMONIANZA

          La Visita domiciliare: due mani tese,

          una per chiedere aiuto, l’altra per offrirlo.


          a cura di Filomena Massidda
          GVV Abruzzo



                  ono due mani che si incontrano dove ognuna offre qualcosa…
                  una mano per chiedere aiuto e condivisione, l’altra mano per
         “Saiutare e condividere”.

             Scrive Papa Francesco nel Messaggio: “Benedette le mani che si
          aprono ad accogliere i poveri ed a soccorrerli: sono mani che portano
          speranza. Benedette le mani che superano ogni barriera di cultura, di re-
          ligione e di nazionalità versando olio di consolazione sulle piaghe dell’u-
          manità”. È tale il concetto che vorrei esprimere in queste poche righe:
          dare testimonianza di un servizio che svolgo da tanti anni all’interno del
          mio gruppo di appartenenza.
             Il servizio cardine dei Gruppi di Volontariato Vincenziano è la visita
          domiciliare, andare a visitare le persone in difficoltà nel loro ambiente.
          Da quando sono entrata a far parte del GVV ho sempre preferito que-
          sto servizio, perché mi dà la possibilità di conoscere meglio il povero e a
          quest’ultimo di esprimersi più liberamente.

             Da sempre ho considerato la visita domiciliare un incontro, una co-
          noscenza della persona che ci sta davanti, mai una “verifica”, anche se è
          necessario fare discernimento.

             La nostra associazione si distingue dalle altre che praticano ugual-
          mente la carità proprio in ragione della sua specificità. Il nostro carisma,
          ovvero l’eredità che ci ha lasciato il nostro Santo Fondatore, e che noi
          quindi non possiamo trascurare né tanto meno ignorare, si avvale della
          visita domiciliare. Le modalità della nostra opera caritativa sono cam-
          biate, perché sono cambiati i tempi, ma la visita domiciliare è sempre il
          mezzo più efficace per arrivare al povero, per capire come e in che cosa
          possa essere aiutato. Prima di iniziare una visita al povero io ripeto sem-
          pre a me stessa: “Signore, fa’ che la mia persona ispiri fiducia”.

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