Page 21 - Annali_4
P. 21

Si eserciteranno con “cura in umiltà, semplicità e carità facendo tut-
          te le loro azioni con intenzioni caritatevoli verso i poveri e senza alcun ri-
          spetto umano”. Contrassegno di essere figli di Dio, fratelli e sorelle in Cri-
          sto Gesù. Il brano evangelico come tela di fondo di tutti i regolamenti è:
          Avevo fame, avevo sete, ero malato e in segreto lo avete fatto a me. Mo-
          tivando il servizio con queste parole: “voltate la medaglia e vedrete che il
          figlio di Dio che ha voluto essere povero ci è rappresentato da questi po-
          veri. Questo è vero come è vero che siamo qui”. Allora comprendiamo
          alla luce di quanto abbiamo detto che San Vincenzo ama che ci sia-
          no buoni regolamenti. Non troppo soffocanti, ma buoni regolamenti. Lui
          aveva un equilibrato senso istituzionale, per lui le regole sono un modo
          di fare le cose e di conservarle in un certo ordine.
             Era convinto che tutte le cose hanno necessità di una regola: “Cer-
          cando di imitare Nostro Signore che ha fatto tutto con buon ordine finaliz-
          zato al bene”. Le regole sono un’opportunità per un servizio migliore
          più solido. Non una gabbia per imbrigliare l’inventiva della carità. Perché
          quando un regolamento serve ed è ben usato, si è capaci anche di fare,
          concertando insieme, tutte le eccezioni che occorrono. Portava anche
          diversi esempi. Dice innanzi tutto questo: “Un buon regolamento vissuto
          bene con fedeltà è una strada alla santità. Aiuta a fare bene il bene, aiuta
          a far si che le cose che avvengono siano fatte con prudenza, con equili-
          brio, con saggezza”. Usa anche dei paragoni per indicarne il significato.
          Dice: “è come la bussola per la rotta di una nave che deve seguire una
          specifica rotta per arrivare felicemente in porto. Ecco come potrete na-
          vigare più felicemente, perché se volete essere felici in questo mondo e
          in quell’altro dovete fare proposito di osservare le vostre regole. E siate
          certe che questo è un mezzo più che efficace”. Altro esempio: “Il regola-
          mento è una carta nautica che permette di mantenere la rotta e al pilota
          di portare le cose in maniera sicura”.
             Usa anche un altro paragone. Lo assimilava alle ali che servono per
          volare. O considerava le regole come canali attraverso cui arriva la gra-
          zia di Dio. Offriva anche motivazioni di carattere teologico spirituale come
          quando dice: “esse vengono da Dio. Egli ne è l’autore poiché secondo il



             Perché non hanno nessuno che abbia


                     cura di loro all’infuori di voi.




                                                             4/duemiladiciannove  19
   16   17   18   19   20   21   22   23   24   25   26