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per ritirarsi in un angoletto, ma piuttosto un modo di calarsi nella realtà e
          vivificarla con la forza della carità di Dio. La preghiera ci fa capaci di Dio e
          capaci per gli uomini. Questa capacità si misura proprio nella carità. L’in-
          contro con Dio nella preghiera favorisce l’incontro con gli uomini nel vive-
          re il quotidiano e nel servire per amore. La preghiera di gruppo, o trovare
          un momento in cui la riunione è dedicata prevalentemente alla preghiera.
          Mi direte che ci sono troppe cose da fare, tutto vero, però che una o due
          volte nel corso dell’anno si trovi un momento in cui la preghiera sia pre-
          valente, è una gratuità che noi ci facciamo.
             San Vincenzo vuole uomini e donne capaci di Dio e capaci per i fratel-
          li. In un uomo di intensa attività la carità la si comprende solo spiegandola
          alla luce di una vita di preghiera. Non è dire tante cose che faccia avanza-
          re nella virtù, ma è piuttosto un fiducioso abbandono in Dio. L’orazione è
          un’elevazione del nostro spirito a Dio per cui l’anima si distacca quasi da
          se stessa per andare in cerca di Dio. È colloquio è mutua comunicazio-
          ne in cui Dio dice all’anima ciò che deve essere, conoscere e fare. Il mio
          e il nostro fare viene dall’essere nella preghiera, nell’incontro con Dio. Ab-
          biamo appena detto dell’importanza e della bellezza della preghiera che
          è cibo, che è aria, addirittura è come l’acqua per i pesci. Come gli uomi-
          ni non possono vivere senza aria e muoiono, quando ne sono privi, così -
          dice ad una Figlia della Carità – che “non può vivere dello spirito della gra-
          zia senza orazione”. “L’aria è tanto necessaria alla vita del corpo quanto
          l’orazione alla vita dell’anima”.

             “L’orazione sta all’anima come l’anima al corpo”. “L’anima è la vita
          del corpo e l’orazione è la vita dell’anima”. “E come un corpo senza ani-
          ma è un cadavere, così una persona senza orazione non ha vigore”. Se-
          condo la favolistica dell’epoca “la preghiera è una fontana della giovinez-
          za dove chi si immerge ringiovanisce”. La freschezza che hanno alcune
          persone, anche di una certa età, ma che hanno una intensa vita di pre-
          ghiera è un dato di fatto. Sono inventive nella carità. La preghiera rende
          inventivi nella carità. Diventa vigoroso, ha delle buone ispirazioni, riceve
          nuova forza. San Vincenzo dice: “Se farete bene l’orazione avrete la ve-
          ste della carità e Dio vi guarderà con compiacenza”. L’orazione fa cono-
          scere meglio chi siamo, di cosa abbiamo bisogno, come possiamo ser-
          vire meglio. E ci aiuta soprattutto a compiere cordialmente la volontà di
          Dio. “L’orazione, dice ancora, è uno specchio in cui possiamo guarda-
          re le varie situazioni della vita e affrontarle”. “Datemi un uomo di orazione
          e sarà capace di tutto, egli potrà dire: tutto posso in Colui che mi sostie-
          ne e mi dà forza” (Filippesi 4). “La preghiera mi insegna - dice San Vin-

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